Gianni Rodari (1920 – 1980), primo scrittore italiano ad essere insignito nel 1970 del Premio Andersen, “Nobel” della letteratura per l’infanzia, occupa a pieno titolo un posto nella storia degli intellettuali italiani del Novecento.
Gianni Rodari e Omegna
Gianni Rodari è nato a Omegna nel 1920, ha sempre mantenuto un forte legame con la città e a lui sono dedicate molte iniziative e luoghi cittadini.
”Ci sono forze fresche a sufficienza
Gianni RodariInaugurazione della nuova sede della Biblioteca Civica Omegna, 18 giugno 1972.
per far progredire ancora il mondo,
per umanizzarlo sino in fondo.

Rodari-Omegna un “binomio fantastico”
Il legame dello scrittore con la terra natia si è mantenuto costante nell’intero arco della sua vita: “Da ogni punto della parola «Omegna» partono, per me, fili che si allungano in ogni direzione” scriveva nel 1978 sulla rivista “Lo Strona”.
Ad Omegna nacque nel 1920 e sul Lago d’Orta, ove la cittadina si affaccia, ambientò il suo ultimo lavoro C’era due volte il barone Lamberto che così si conclude: “Ogni lettore scontento del finale, può cambiarlo a suo piacere, aggiungendo al libro un capitolo o due. O anche tredici. Mai lasciarsi spaventare dalla parola FINE”.
Una breve cronistoria del “binomio fantastico” Rodari-Omegna
1920
Nascita
Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni, nasce nella Città di Omegna nel 1920.
1973-1974
Premio “Della Resistenza” Città di Omegna
Nell’agosto 1972 in seguito alle proposte pervenute dai cittadini Omegnesi di modifica del regolamento del Premio, il Consiglio Comunale accoglie l’indicazione e amplia il numero degli studiosi di professione. Nell’ambito del giornalismo e della scrittura per l’infanzia, viene nominato Gianni Rodari.
1977
Omegna cara
Nel 1977 Rodari scrive la prefazione del libro Omegna cara dell’amico fraterno e Sindaco Pasquale Maulini. In questo breve scritto introduttivo, si intravede la passione per la città e i luoghi dell’infanzia, e l’elogio dell’attenzione riservata alle “memorie orali” del vecchio borgo.
1979
La promessa
Sul finire del 1979 Rodari scrive una lettera a Lino Cerutti con cui accompagna l’articolo Ricordi e fantasie tra Nigoglia e Mottarone, da pubblicare sulla rivista Lo Strona. La lettera si conclude con la promessa di trascorrere il successivo soggiorno estivo nel luogo a lui caro, il Cusio.
2001
Parco della Fantasia
Il profondo legame tra Rodari e la città si concretizza nel 2001 quando l’Amministrazione Comunale insieme alla Comunità Montana Cusio Mottarone danno vita al Parco Della Fantasia. Un grande parco tematico inserito nell’ambito circostante il lago d’Orta, luogo di occasioni educative e fantastiche ispirate all’opera rodariana e dedicate in primo luogo ai bambini.
2015
Intitolazione Nuova Biblioteca Civica
Con la volontà di rinnovare lo storico legame tra lo scrittore e la città, nel 2015 l’Amministrazione Comunale di Omegna, alla presenza della moglie Maria Teresa Ferretti Rodari, intitola la nuova sede della biblioteca civica a Gianni Rodari. Nell’occasione viene affissa all’ingresso la riproduzione integrale del bel discorso che lo scrittore fece durante l’inaugurazione del 1972.